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Alfonso Morabito è un giovane artista fotografico che ama immortalare le bellezze naturalistiche della terra Calabra. Una passione nata nel tempo tra silenzi, tra i tenui colori dei tramonti, tra solitudini del corpo e della mente accompagnate solo da madre natura. La terra di Calabria è terra ancora nascosta ed inesplorata, fatta di una natura rigogliosa ed incontaminata, viva tra le Alture dell’Aspromonte ed in continuo movimento lungo le onde del mare che si infrangono sulla costa. Una terra fatta di scenari pittoreschi degni delle migliori copertine del National Geographic. Solo l’occhio attento di chi ama e conosce questa terra può estasiare immortalando viste magnifiche.

Incontro da vicino il giovane artista fotografico Alfonso Morabito, per comprendere meglio la sua passione e la sua arte legata alla natura, cosa possa significare per lui fotografare le bellezze della sua terra, divulgandole e regalandole ad occhi curiosi ed appassionati.

D1) Alfonso, come è nata in te la passione per la fotografia naturalistica?

R: Mi sono avvicinato alla fotografia nel 2004 acquistando una comunissima compatta. Avendo modo di viaggiare tanto per lavoro, la portavo sempre con me ed immortalavo tutto quello che mi colpiva nei luoghi in cui transitavo spesso in modo frenetico. Mi è nata l’esigenza di fermarmi ed osservare le meraviglie del mondo che mi circondano, spesso in silenzio. Via via la cosa mi ha preso con passione e curiosità sempre di più. Così spinto ad approfondire la questione e iniziare ad acquistare le tecniche di ripresa congeniali a ciò che volevo immortalare, mi sono immerso in questo mondo nel quale continuo tutt’oggi, a mio modo, a viverci con entusiasmo.

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D 2) Qual è stata la formazione per strutturare ed esprimere la tua arte fotografica?

R: Sono un autodidatta, quando la passione è “esplosa” ho cominciato a documentarmi su internet, passavo tantissime ore su forum a confrontarmi con altri foto-amatori o professionisti del settore alla ricerca di risposte alle mie domande, sia dal punto di vista tecnico-fotografico che della postproduzione, acquisendo competenze tecniche e provandole poi continuamente sul campo. Solo scattando, scattando e scattando, si riesce a capire dove si sbaglia e dove e come migliorare. Passavo anche tantissimo tempo a consumarmi gli occhi su siti di fotografi nazionali e internazionali per trovare ispirazione, idee su composizioni, scatti e altro.

D 3) Cosa ti ha spinto a seguire l'arte della fotografia?

R: Credo che in ognuno di noi risieda una parte creativa, c’è chi compone musica, chi dipinge quadri, chi scrive poesie... io ho trovato la mia forma di espressione e comunicazione con la fotografia. Non nascondo che probabilmente le mie fotografie rispecchiano il mio modo di essere, di vedere il mondo e vivere la vita.

D 4) Pensi che a farti immortalare scenari naturalistici della Calabria sia il forte legame con la tua terra e ciò sia un modo anche per promuoverla al meglio per i suoi valori nascosti?

R: Sono una persona che ama la natura, ama i luoghi nascosti ed incontaminati. Ricerco la solitudine proprio in “natura” per respirare e vivere forse epoche passate, lontane da rumori, frastuoni, auto e tecnologia. Un contatto con madre natura che tutti noi abbiamo ma che in tanti è sopito a causa delle abitudini e delle comodità quotidiana. Spesso proprio per poter fotografare alcuni luoghi in condizioni di luce corretta “campeggio” sul luogo in tenda e in sacco a pelo. Essendo nato e cresciuto in Calabria, amo la mia terra ed ho appunto un forte legame con essa perché mi rappresenta, è terra delle mie radici e terra dalla quale mi nutro per crescere sotto ogni aspetto. Tento di pubblicizzare attraverso i miei scatti le bellezze naturalistiche presenti sul territorio, il quale andrebbe però tutelato in primis e poi valorizzato per farlo conoscere in tutte le sue sfumature, perché ne ha molto anche chiare e non solo scure per come sappiamo dalle cronache.

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D 5) Cosa provi quando scatti una foto, qual è l'iter per poter catturare un’immagine perfetta a livello naturalistico?

R Quando fotografo, prima di posare il treppiede e comporre uno scatto, tento di visualizzare nella mia mente quello che voglio ottenere e comunicare. La vita del paesaggista è tutt’altro che semplice, bisogna attendere i momenti di luce migliore per poter portare a casa degli scatti validi, perciò l’alba e il tramonto sono i momenti migliori, quando la luce si fa radente e calda e i colori diventano davvero unici. Ma non sempre scegliere il momento giusto, significa portare a casa risultati accettabili, anzi, spesso è il contrario. Il meteo e la luce sono imprevedibili e bisogna ritornare sulla location prescelta più e più volte, anche in diversi periodi dell’anno, per poter valutare il momento migliore in cui la luce incide in modo positivo sul posto scelto.

D 6) A quale artista fotografico ti ispiri o chi è stato il tuo maestro in questo stile paesaggistico?

R: Sono una persona che adora il colore, i momenti unici ed ho occhio per i particolari, tutte cose che ritroverete nelle mie foto. I fotografi da cui prendo maggiormente inspirazione e che ammiro sono Marc Adamus, Chip Philips, Miles Morgan, Joshua Cripps, non dimenticandomi di grandi fotografi paesaggisti italiani come Fortunato Gatto, Salvo Orlando e Antonio Zimbone, che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente.

D 7) Qual è la tua migliore foto e in che occasione l'hai scattata?

R: C’è una foto a cui sono molto legato, non la reputo la mia migliore in assoluto, ma è una foto a cui sono particolarmente affezionato, che ha un significato intrinseco per me molto importante che non dimenticherò mai nella vita. Era il 2 dicembre del 2012 quando scattai questa foto, vivevo un periodo non molto felice, dal punto di vista personale, lavorativo e fotografico... a questa foto ho legato un momento di rinascita, in cui ho rivisto la “luce” e mi sono rimesso in moto, in cui ho iniziato a vedere tutto in modo diverso. Il titolo della foto è “Magic Hamlet” e ritrae il borgo di Palizzi Superiore in provincia di Reggio Calabria, a questa foto ho anche legato una canzone simbolica, “Ultraviolet” degli U2.

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Per visualizzare tutte le fotografie di Alfonso Morabito collegatevi al sito:www.alfonsomorabito.it