DEGRADO GIUDIZIARIOChi e perchè, ha paura del rientro in servizio di Corrado Carnevale, presidente della Corte di Cassazione ?

La caratteristica principale dei responsabili della guerra con la quale si tenta di impedire il rientro in servizio del Presidente Carnevale è la stupidità.

Il degrado, che contraddistingue ogni aspetto della vita italiana negli ultimi trent'anni, ha potuto contare sull’azione di quelli che hanno operato perché la Giustizia ne fosse coinvolta direttamente eliminando con l'uso criminale dei processi penali le figure più prestigiose che in ogni campo a quel degrado avevano tentato di opporsi. Per la Giustizia è toccato al Presidente Corrado Carnevale.


Era indispensabile eliminarne la presenza dalla corte Suprema che con lui, Presidente della prima sezione penale, era diventato un faro di Civiltà Giuridica, garantendo a tutti i Cittadini l'uguaglianza davanti alla Legge da troppo tempo dimenticata. La garanzia di uguaglianza, assicurata per un decennio dalla giurisprudenza elaborata dalla presenza nella Corte Suprema del Presidente Carnevale a tutti i Cittadini, poveri e ricchi, a Nord e a Sud, scompaginò il progetto del potere mafiopentiocratico di servirsi dei Giudici per schiavizzare la società.

Cittadini innocenti calunniati e messi in carcere avevano la speranza di trovare Giustizia, almeno quando il loro processo fosse arrivato dinanzi alla Corte Suprema. La cosa non poteva essere tollerata. E non lo fu. False accuse, fabbricate in pentitifici gestiti da squallidi personaggi, portarono ad allontanare il Presidente Carnevale dalle sue funzioni presso la Corte Suprema che cessò di garantire una Giustizia uguale per tutti. Il potere mafiopentitocratico dilagò e ancora oggi se ne vedono le conseguenze sulla società italiana di sudditi e mai di Cittadini.

Dopo un decennio di battaglie giudiziarie il Presidente Carnevale è stato assolto da ogni accusa. Ha chiesto, in base alla Legge, di rientrare in servizio. Da oltre due anni quello che pomposamente è definito l’organo di autogoverno della magistratura, il C.S.M., si oppone al rientro in servizio del Presidente Carnevale, nel silenzio colpevole del vecchio e del nuovo presidente della Repubblica che quell’“organo” presiede. E ciò conferma come di fatto, con ciò operi al servizio della mafia del potere. Che non sarà mai sconfitta perché poggia su una materia prima inesauribile: La mafia dei vili e degli imbecilli. Quella che non può perdonare al Presidente Carnevale, non tanto l’avere assicurato la reale uguaglianza dei Cittadini dinanzi alla Legge, ma di averlo fatto con Intelligenza e Coraggio. Rispettando il diritto dei Cittadini a essere tali e non sudditi alla mercé della mafia pentitocratica che opera nel silenzio di ogni organo di controllo e di garanzia. Se in Italia esistessero oggi Cittadini, richiederebbero la fine della persecuzione illegale contro chi li ha difesi. I sudditi non hanno la dignità di farlo e accettano il perdurare del giogo impostogli.

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