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romolo al camino rd 170.jpgIn breve tempo e con velocità elevatissima quasi tutto il mondo è passato da una società contadina a quella industriale e da questa a quella postindustriale con profondi cambiamenti di azioni e di pensiero.

Per secoli l’uomo usava la ruota del carro per spostarsi e per trasportare; le sue esigenze erano limitate, ora non più, e a complicare il tutto si è messo in prima fila l’aumento di temperatura del pianeta terra imputando l’uomo moderno come unico responsabile.

Non è esattamente così. Un grosso mistero avvolge ancora tutto il sistema solare e in modo particolare la sua corona con le sue protuberanze e fiamme alte quanto la distanza tra la terra e la luna, le sue macchie magnetiche, che sembrano fare un respiro ogni undici anni, allargandosi e restringendosi anche con conseguenze alle trasmissioni radio e la terra col suo clima fa parte di questo sistema.

Nel lontanissimo passato, e più volte, la terra subì glaciazioni e desertificazioni e anche ora si assiste ad un lieve fenomeno del genere. Al tempo dei Romani la temperatura del globo terrestre era più bassa di quella di ora, tanto che le fiumare del centro sud ghiacciavano d’inverno.

Ora a questo fenomeno naturale di innalzamento della temperatura si aggiunge quello provocato dall’uomo con i gas di scarico delle auto in genere e con altre immondizie e bisogna ricorrere ai ripari che dipendono dalla volontà politica dei vari governanti e dai grossi petrolieri che hanno in mano l’attuale mercato.

Pur volendo adoperare il petrolio come fonte di energia, avremmo meno di quaranta anni per il totale esaurimento di esso. Il petrolio potrà servire per preparare medicine, vernici o altro, mai come carburante. C’è il combustibile IDROGENO a portata di mano che è una fonte inesauribile di energia pulita trasformabile in cinetica, elettrica, calorifica, ecc. Comunque siamo ai ferri corti con la Natura, ma sempre nelle mani di Dio.

Un mio amico mi ha mostrato un suo brevetto di invenzione industriale (forse il primo al mondo) portante il n. 1032100 dal titolo: “motore a scoppio funzionante ad idrogeno più acqua ed aria” rilasciatogli dal Ministero competente nel 1974, ossia 33 anni or sono . Allora non si sapeva cosa fosse l’idrogeno. Con quel motore, applicato ad un’automobile, il mio amico ha percorso centinaia di chilometri su strada, marciava che era una meraviglia scaricando dal tubo di scappamento solo vapore acqueo e che si poteva fare anche l’aerosol.

L’uomo, sin dai tempi di Alessandro Volta, si è seriamente interessato alla produzione di energia elettrica, come energia da sfruttare in mille modi per le sue comodità, il suo benessere, la sua vita. Turbine di ogni genere e pile nucleari contribuiscono a fornirla, ma sono insufficienti e pericolose ad eccezione delle turbine che girano per la caduta dell’acqua o per flusso e riflusso di essa ma sono insufficienti. Si sente oggi, come mai, il bisogno di energia pulita, non inquinante, energia, erogata da padre sole e da sorella luna sotto varie forme: vento, pannelli solari, movimento del mare (onde e maree), ecc. I liquidi minerali infiammabili per l’alimentazione di motori di qualunque genere e per motori azionanti alternatori elettrici inquinano enormemente l’atmosfera e l’effetto serra ed altri pericolose effetti si fanno sentire in tutte e tre i regni della natura.

Altra invenzione recentissima del mio amico (d. b. n. RC2004A000011) recante il titolo: “Dispositivo marino per ottenere energia elettrica” riguarda la produzione di energia elettrica e di conseguenza la produzione di idrogeno in quantità illimitata. Il mare ha una energia incommensurabile fornitagli perpetuamente dal sole ed è ben felice di regalarcela, offrendocela su un piatto d’oro. Costo zero , tranne poca spesa per l’apparecchiatura, L’apparecchiatura potrà essere in parallelo o in serie. Con questa invenzione potranno essere illuminate a giorno le campagne, le strade e le autostrade. Tutte le autovetture potranno viaggiare con energia pulitissima: elettrica o ad idrogeno. Tutte le abitazioni, uffici, fabbriche potranno essere riscaldate o raffreddate a piacimento. Non è utopia, ma realtà tangibile...