Calabria, Unità d’Italia, missioni umanitarie, giornalismo, medicina ed altro. Ospite il direttore dei giornali online RadioCivetta e J'Accuse... ! Ernesta Adele Marando intervistata da Pino Carella

Di questo si parlerà dopodomani, alle ore 19 e 30 di giovedì prossimo 3 novembre 2011 in diretta TV su Telemia la prima tv terrestre calabrese su web, nel programma "60minuti news"

Poi, sempre giovedì, alle 21 e 30 seguirà il consueto appuntamento con i documentari della serie "Radici". Documentari creati e curati sempre  da Pino Carella. Si tratta di straordinari documenti culturali e umani che mettono in luce gli aspetti migliori della Calabria Vera.  Reale. La Calabria e i Calabresi che rendono onore alla loro Terra. E che salveranno con il loro  lavoro solitario e dignitoso questa Terra, colonia del Piemonte da centocinquantanni. Una prima serie di puntate è stata gentilmente concessa a RadioCivetta, gratuitamente, e le potrete trovare nella sezione relativa  della  "Videoteca"

Il grande merito di Telemia, degli editori, della direzione e della redazione è stato e rimane quello di avere offerto al Mondo (in ogni Paese, dai due Poli a ogni Continente con il digitale terrestre e in streaming) la realtà della CALABRIA e del SUD d’ITALIA assolutamente diversa da quella che reti diverse e prezzolate spacciano quotidianamente riducendo tutto a fenomeni criminali per consentire, dietro quella falsificazione della Verità, lo sfruttamento coloniale della CALABRIA e del SUD. Infatti insistendo ed enfatizzando la criminalità si consente e giustifica ogni repressione e violazione dei Diritti Umani e si nasconde la gestione coloniale del potere attuato con la complicità di classi politiche e amministrative vendute agli interessi del NORD. E per questo, non solo per ignoranza assoluta, complici nel nascondere ancora oggi – dietro l’orgia delle “celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia” – la perdita della Libertà del SUD e la distruzione della nostra Nazione. Senza avere il Coraggio e la Dignità del Duca di MADDALONI che si dimise dal Parlamento italiano nel 1863, e denunciò  le stragi quotidiane e le distruzioni attuate dal Piemonte, agli ordini dell’Inghilterra e con la complicità della Francia.
Queste stesse classi politiche che non hanno il coraggio di far proiettare, anche solo come documento storico per una riflessione, film come “ I BRIGANTI” di Pasquale SQUITIERI.

O fare riprogrammare in televisione  opere come  “L’ALFIERE”, o “L’EREDITA’ DELLA PRIORA”, tratti dai libri di Carlo ALIANELLO. O di fare distribuire nelle scuole opere come quella di Nicola ZITARA, il grande scrittore ed economista di SIDERNO, “IL SUD E L’UNITA’ D’ITALIA NASCITA DI UNA COLONIA”e altri sullo stesso tema.

In questo senso la battaglia culturale per la Verità di Telemia coincide con quella di  RadioCivetta e di J’Accuse… ! che hanno avuto il Coraggio e la Coerenza di denunciare la deficienza culturale e umana verso il SUD ancora oggi documentata con una serie di articoli, diffusi nel Mondo attraverso il WEB: Dal tradimento di patti internazionali sottoscritti solennemente soggiogati, ancora centocinquantanni dopo l’aggressione del Piemonte, da FRANCIA e INGHILTERRA, ottenendo l’introduzione della SHARIA in LIBIA come frutto dell’appoggio “europeo” alla “rivoluzione islamica” per farvi introdurre la lapidazione e la morte a frustate; alla denuncia della gestione coloniale della giustizia con la condanna di migliaia di innocenti in base a dichiarazioni di pentiti usati come lupara giudiziaria; alla richiesta di interventi urgenti per la creazione di posti di lavoro che tolgano i CITTADINI DEL SUD dalle ganasce della tenaglia “EMIGRATI o ARRESTATI”.

Mentre tutto ciò non impedisce di portare nel Mondo, dall’ALBANIA, alla BOLIVIA, al PERU’ direttamente – come documentano le missioni in quei Paesi di Ernesta Adele MARANDO – i tesori della SOLIDARIETA’ e della SPERANZA.   

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 Nota redazionale: A destra in alto il poster del film "LI CHIAMARONO... BRIGANTI" di Pasquale Squitieri. Anno 1999. Cliccando sul  titolo del film si apriranno alcune altre parti tratti da you tube.